La Casa del Volontariato…Una realtà quasi reale

Ebbene sì, ci siamo quasi riusciti con la nostra buona volontà e la tenacia di chi crede fermamente in qualcosa. Questo qualcosa dettato dal cuore e dal desiderio di essere utili a chi vive momenti di difficoltà in una società che pretende ed esige ciò che non è accessibile a tutti e allo stesso modo. Un territorio, come quello di Termini Imerese, colpito duramente dalla chiusura della FIAT e del suo indotto, ha provocato una crisi economica e sociale importante che ha colpito molte famiglie. Quindi la società si muove, cerca di mobilitarsi, a volte arrivando dove i servizi pubblici non possono arrivare perché in realtà dovrebbe partire da ognuno di noi. Alcune associazioni quindi, hanno pensato a questo possibile cambiamento. Infatti, il progetto della Casa del Volontariato nasce a Termini Imerese dall’idea delle stesse associazioni che vivono sul territorio e che si sono rese conto che andava pensata qualcosa di innovativo ed utile. Così, si sono attivate e sono riuscite a pensare a un progetto che veramente desse vita a qualcosa di nuovo e che potesse diventare un luogo di incontro e confronto tra di esse e verso la cittadinanza. Da anni alcune associazioni hanno tentato in qualche modo di attivarsi in tal senso, ma sempre trovando un muro e molte difficoltà. Quest’anno le cose sono andate diversamente perché alcune di loro sono riuscite ad organizzarsi e, in collaborazione con il Comune, si aprirà questo luogo, penso ormai in tempi brevi. In particolare, queste associazioni si occupano di accogliere anziani, di lavorare per l’integrazione di disabili mentali oppure ragazzi con sindrome Down, della sensibilizzazione alla donazione del sangue, di sensibilizzare all’affido familiare e di famiglie con disagio economico e carenza educativa. Inoltre, alcune associazioni da circa due anni organizzano una distribuzione di pasti caldi la domenica presso la sede di una di queste associazioni, coinvolgendo le famiglie più disagiate di Termini per un totale di 200 persone. Le associazioni hanno deciso che questa attività, quando sarà possibile, si svolgerà presso la Casa del Volontariato. Grazie a un progetto approvato dalla Fondazione con il Sud le associazioni potranno avviare dei laboratori relativi agli antichi mestieri come la sartoria, la falegnameria e la cucina. Questi laboratori sono stati pensati per rispondere alle esigenze di quei ragazzi che non sono motivati a seguire il programma didattico presso le loro scuole e quindi vanno incontro alla dispersione scolastica e che invece, secondo i volontari, potrebbero avere delle opportunità imparando un mestiere. Questi ragazzi spesso distratti da ciò che li allontana dal loro compito di studiare si ritrovano a delinquere e allontanarsi da una vita sana e che può dare loro una prospettiva di vita migliore. Questi laboratori saranno gestiti totalmente dai volontari delle associazioni secondo uno spirito di solidarietà. La Casa del Volontariato rappresenterà un “bene comune” dove vivere una comunità solidale basata su valori di condivisione, rispetto e altruismo.

Chiara Tavolanti

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